La cartografia guida di Protezione Civile ai rischi territoriali del Comune di Calci è lo strumento di comunicazione per la popolazione scaturito dall’analisi storica degli eventi naturali conosciuti che hanno arrecato disagio e che, per la conformazione territoriale che caratterizza il nostro paese , in casi eccezionali potrebbero ripetersi.
La mappa comprende oltre alle descrizioni, l’ubicazione delle fragilità territoriali, i riferimenti del centro comando attivo durante le emergenze, nonché i siti individuati come aree di attesa sicura.
1. CENTRI COMANDO
In Toscana è attiva H 24 la Sala operativa regionale “SOUP” che risponde al n° verde 800425425 A livello locale, Il Comune di Calci è inserito nel “Centro intercomunale di Protezione Civile” del Monte Pisano e ne svolge il ruolo di Ente Capofila. Afferiscono al centro per convenzione i comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme e Vicopisano. La sede del centro operativo , comprendente durante le emergenze, il CeSi e il Coc è ubicata in via del Paduletto a Caprona, in posizione centrale rispetto ai territori dei Comuni convenzionati. Il COM 3 “ Monte Pisano 1” , per motivi logistici, in caso di necessità, si riunisce presso il palazzo comunale di Calci in piazza Garibaldi 1.
2. AREE INONDABILI PGRA mappatura pericolosità da alluvione
La mappa della pericolosità da alluvione è individuata in gran parte sulla base dei dati storici inventariali – La perimetrazione è stata rilevata dalla mappatura PGRA (Piano di gestione rischio alluvioni) dell’autorità di bacino distrettuale dell’appennino settentrionale. http://www.adbarno.it/adb/?page_id=4830 le mappe indicano il grado di pericolosità da alluvione da P1, il più basso, a P3 il più elevato e sono connesse essenzialmente da fenomeni derivanti dalle piene dei fiume, e/o dei suoi affluenti, Sul territorio del Comune di Calci sono classificate 2 zone:
– una a pericolosità bassa P1, “aree inondabili da eventi alluvionali con tempi di ritorno superiore a 200 e comunque corrispondenti al fondovalle alluvionale”
– una a pericolosità media P2, “aree inondabili da eventi alluvionali, con tempi di ritorno maggiore di 30 e minore/ uguale a 200 anni”
Mappe della pericolosità da alluvione e del rischio da alluvione
http://dati.adbarno.it/mapstore/composer?locale=it&mapId=252&configId=175&config=ConfigComposerAdBx
http://dati.adbarno.it/mapstore/composer?locale=it&mapId=522&configId=175&config=ConfigComposerAdB
3.AREE LOCALIZZATE INONDABILI DA PUNTI CRITICI – IDRAULICI O IDROGEOLOGICI
Queste aree possono essere interessate da fenomeni di tracimazione dei fossi di guardia o delle aste torrentizie principali, in corrispondenza di punti critici idraulici dovuti restringimenti strutturali o altri ostacoli. In occasione di forti temporali, alla massa d’acqua, si può sommare un trasporto detritico rilevante .
In questi luoghi geomorfologicamente particolari si raccomanda, ai cittadini che vi risiedono o che vi transitano, di evitare la sosta, in prossimità di questi, specialmente durante piogge intense o forti temporali, e/o durante la fase di piena dei torrenti.
Possono innescare altresì le tracimazioni anche quei fenomeni legati alla stabilità di versanti o di scarpate fluviali e/o torrentizie , con conseguente interessamento del piccolo o medio reticolo idraulico. In questo caso il trasporto detritico e/o fango è prevalentemente. Questi punti critici idrogeologici sono ubicati principalmente nell’area collinare e lungo le aste dei due torrenti principali, Zambra di Calci e Zambra di Montemagno.
Talvolta possono causare fenomeni di interruzioni di viabilità per accumulo o scivolamento detritico. E comunque opportuno non percorrere gli alvei dei torrenti durante i forti temporali o le piogge intense, causa pericolo di caduta detriti o alberature dalle scarpate laterali.
I punti critici idraulici o idrogeologici sono quei siti nei quali potrebbero verificarsi delle avversità derivanti da situazioni idrauliche e/o idrogeologiche . Sono stati individuati, sia in base alla geomorfologia del territorio e/o in corrispondenza di manufatti, sia in base alle analisi storiche, nei casi in cui si siano già verificati fenomeni di tracimazione e/o colate detritiche e che abbiano creato rischi e/o disagi alla popolazione. Questi sono i fenomeni più ricorrenti durante i forti temporali che nella maggior parte dei casi creano solo un disagio momentaneo.
4. PROCESSI GEOMORFOLOGICI DI VERSANTE E FRANE
Il quadro conoscitivo della pericolosità da processi geomorfologici e frane è redatto in base a specifici rlievi eseguiti a supporto della pianificazione urbanistica e condivisi con l’autorità di bacino.
Sono individuati nella cartografia del PAI redatta dall’autorità di bacino distrettuale dell’appennino settentrionale http://geodataserver.adbarno.it/pmapper/map.phtml?config=PAI_pf10k&resetsession=ALL
Sul territorio del comune di Calci sono censiti 21 fenomeni dei quali:
n° 20 in pericolosità F3 (Pericolosità indotta da fenomeni franosi attivi o da fenomeni franosi inattivi che presentano segni di potenziali instabilità-frane quiescenti-causa potenziale rischio elevato );
n° 1 in pericolosità F4 ( Pericolosità molto elevatada frana indotta da fenomeni attivi che siano anche causa di rischio molto elevato)
5. GHIACCIO E NEVE
I punti critici “GHIACCIO E NEVE” sono individuati in base alle osservazioni storiche dei fenomeni nevosi e/o formazioni di ghiaccio che hanno interessato più frequentemente alcune zone del territorio comunale e che a causa del difficile accesso ai mezzi spalaneve, sono raggiungibili con maggiore difficoltà. I punti sono ubicati prevalentemente all’inizio delle strade di accesso obbligato alle aree sulle quali si potrebbero riverificare disagi in caso di nuovi fenomeni nevosi e/o di formazione di ghiaccio. Per i cittadini che vi risiedono, che raggiungono o transitano oltre detti punti si raccomandano precauzioni da adottare per lo specifico rischio, in particolare per quanto riguarda la dotazione dei veicoli, nei periodi invernali, di catene o pneumatici da neve.
6. AREE DI ATTESA SICURE
Per “AREE DI ATTESA SICURE” si intendono quelle aree e strutture sicure dove i cittadini devono radunarsi in attesa di soccorsi in caso di calamità rilevante. Queste sono individuate analizzando le caratteristiche di posizione tenendo conto che in caso di calamità possono essere raggiunte dalla popolazione. Sono state censite due categorie di aree di attesa le più diffuse per rischio sismico e tre per rischio idraulico in posizione elevata.